Spiaggia San Michele - Il T.A.R. dà ragione al Comune di Sirolo

Con cinque sentenze, depositate ieri 20 aprile 2010, il T.A.R. Marche ha respinto tutti i ricorsi proposti da Severini Dino e Polo Anna contro il Comune di Sirolo, concernenti la spiaggia san Michele.

In particolare sono stati rigettati due ricorsi contro le ordinanze di demolizione di opere abusive, emesse dal Responsabile dell'Ufficio Tecnico durante il mandato della precedente amministrazione.

Inoltre è stato rigettato il ricorso proposto da Severini Dino contro l'ordinanza di demolizione emessa la scorsa estate dal sindaco avv. Moreno Misiti, quale Ufficiale di Governo, a tutela della pubblica incolumità, su segnalazione della Capitaneria di Porto, concernente la struttura pericolante tuttora presente sulla spiaggia San Michele.

Infine sono stati rigettati i ricorsi presentati da Severini e da Polo avverso il diniego delle concessioni demaniali su tratti di spiaggia in questione, perché destinati a spiaggia libera.

Con tali ulteriori sentenze il T.A.R. ha confermato che Severini e Polo erano e sono privi di concessione demaniale e non hanno alcun diritto di insistenza (ossia quello che comunemente viene definito diritto di prelazione, peraltro attualmente abrogato con decreto legge del dicembre 2009, unitamente alla norma che prevedeva il rinnovo automatico delle concessioni alla scadenza).

Il sindaco Misiti così commenta dette sentenze: " Ho sempre detto che non vi è stata e non vi è alcuna discriminazione nei confronti dei sigg.ri Severini e Polo e che il comune, nell'adottare i propri atti amministrativi, ha sempre applicato la legge. Pertanto mai ho avuto alcun dubbio sulla legittimità di essi, tant'è che, stante l'approssimarsi della stagione estiva, il comune ha provveduto, come per legge, ad emanare il bando per il rilascio delle concessioni demaniali senza attendere l'esito dei giudizi in corso.

Spiace che settori dell'opposizione abbiano strumentalizzato la vicenda, facendo disinformazione e chiedendo, addirittura, il rilascio delle concessioni demaniali alle suddette ditte, senza procedere a gara ad evidenza pubblica e, quindi, incitando l'Amministrazione Comunale a commettere abusi ed illegalità.

Spero che le sentenze contribuiscano a rasserenare gli animi e a chiudere inutili polemiche. Per quanto concerne il bando il comune proseguirà, come ha sempre fatto, nel rispetto delle leggi e nell'assoluta imparzialità e trasparenza".

 

Sirolo, 21 aprile 2010