Comunicato Stampa del 17.12.2009

Le dichiarazioni di Giacchetti e Zannini sul problema dei cinghiali impongono una replica.

Giacchetti sostiene che il Parco non sarebbe obbligato a risarcire i danni e lo farebbe (peraltro solo parzialmente) per "sensibilità".

In realtà chi cagiona un danno è tenuto all'integrale risarcimento ai sensi degli artt. 2043 e seguenti del Codice Civile e la giurisprudenza della Cassazione, nella specifica materia, è estremamente  chiara.

Un atteggiamento così scarsamente collaborativi rischia di creare un insanabile scollamento tra l'ente Parco e le comunità residenti nell'area del Parco. Si rischia la vera e propria istigazione al bracconaggio e al "farsi giustizia da se".

Zannini sostiene che il numero dei cinghiali presente nel parco sarebbe pari a trecento esemplari.

Ma chi gli ha fornito tale riduttiva cifra, assolutamente non corrispondente alla realtà?

I cinghiali sono almeno il triplo.

La sottovalutazione del fenomeno è preoccupante. Ribadisco che la soluzione è l'esradicazione totale dei cinghiali, non necessariamente mediante abbattimento, potendosi procedere al prelievo e trasferimento in altre zone più consone.

Zannini afferma che l'esradicazione totale non si può fare, perché i cinghiali sono presenti in altre zone d'Italia. Ma che significa? Anche il lupo e l'orso sono presenti in altre zone d'Italia. Non per questo, sarebbe consentita la loro abusiva introduzione in un'area così limitata e antropizzata come il Parco del Conero!

Se non si vuole l'esradizione totale, si risarcisca almeno integralmente i danni causati dai cinghiali . Se le cose non cambieranno, non escludo un'iniziativa giudiziaria contro l'ente parco, diretta a ottenere il risarcimento dei danni cagionati all'immagine turistica di Sirolo (sono innumerevoli le lamentale e addirittura le disdette di turisti  per la presenza di grossi cinghiali scorrazzanti vicino alle strutture ricettive, soprattutto country houses, come segnalato dagli operatori turistici di Sirolo).

Invito i Sindaci di Camerano e di Numana, che la pensano come me, a far sentire pubblicamente la loro voce e a coalizzarci per risolvere un problema così sentito, battendoci perché prevalgano la legalità, l'equità e il buon senso nell'ambito del Consiglio Direttivo del Parco.

Informerò del problema anche il Prefetto, trattandosi di questione di pubblica incolumità sovracomunale (gli incidenti stradali causati dai cinghiali hanno determinato anche lesioni personali ai malcapitati conducenti di motociclette e non vorremmo che ci fossero conseguenze in futuro più gravi e addirittura tragiche).