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Comunicato Stampa del 1.12.2009
L’allontanamento dall’aula da parte della minoranza è un fatto grave, deplorevole e ingiustificabile.
Il Regolamento Comunale parla chiaro e Orazi avrebbe dovuto esserne a conoscenza. Quando, come nella fattispecie, si discute di un affare concernente la moralità di una persona, la seduta deve essere segreta,ossia senza pubblico. D’altronde egli ha presentato una mozione con cui si chiedeva l’indizione di una “adunanza aperta” del Consiglio Comunale su una vicenda personale. E’ chiaro che, se egli avesse voluto realmente che il Consiglio Comunale deliberasse sulla sua richiesta, non avrebbe abbandonato l’aula consiliare, essendo del tutto irrilevante il fatto che la seduta fosse pubblica o segreta. Il suo vero fine – e ciò l’ha dimostrato con il suo comportamento – era soltanto quello di cercare visibilità, il colpo ad effetto, la teatralità per suggestionare i presenti. E’ evidente che, secondo Orazi, la mancanza del pubblico avrebbe vanificato il suo fine, non potendo avere la sua estemporanea iniziativa alcuna eco. Va da sè che Orazi sapeva benissimo che la sua richiesta non avrebbe potuto essere accolta. Infatti il potere di indire tale adunanza spetta alla Giunta e non al Consiglio Comunale; inoltre tale adunanza non avrebbe potuto essere “aperta”, ostandovi proprio le norme regolamentari riguardanti la moralità delle persone sopra citate. Peraltro non vi erano i presupposti, richiesti dal Regolamento Consiliare, per l’indizione di un’adunanza aperta, non costituendo la vicenda di Orazi e della sua villa un avvenimento di straordinaria rilevanza sociale o politica a carattere generale. Non posso, quindi, che stigmatizzare il comportamento di Orazi e della minoranza, non potendosi utilizzare il Consiglio Comunale per fini non istituzionali. Sirolo, 1 dicembre 2009 IL SINDACO Avv. Moreno Misiti |