SIROLO - La perla dell'Adriatico

Abitanti N.: 3.891;
Altitudine: 125 m s.l.m.;
Superficie Kmq: 16,68;
Distanza dal Capoluogo (An): 18 km;
Mercato Settimanale: Venerdì.
 
 
E' la Perla dell'Adriatico ed uno dei più graziosi borghi della Riviera.

Adagiato sopra un ripiano del versante meridionale del Conero,a picco sul mare, ha un centro storico d'impianto medioevale ancora ben conservato. Giungendo da Nord, si raggiunge piazza Vittorio Veneto, ampia e ariosa, con uno spettacolare panorama sul mare sottostante. All'entrata della piazza si trova sulla destra la chiesa parrocchiale di San Nicolò, con un portale quattrocentesco e un campanile imponente. Nella stessa piazza si può vedere la ex-chiesa del S. Sacramento con portale quattrocentesco e lunetta con bassorilievo, raffigurante la Vergine col bambino. Lungo corso Italia, sorge la suggestiva piccola chiesa della Madonna del Rosario, che ospita una Madonna della Misericordia di scuola marchigiana del sec XVI. In fondo alla strada è ancora visibile l'antica cinta muraria e una porta dell'antico castello, che dà sulla piazza del teatro, ora piazza Franco Enriquez. Sulla destra un altro piccolo gioiello è il teatro Cortesi costruito nel 1908.

L'attrattiva principale di Sirolo sono le spiagge e la loro natura selvaggia e incontaminata. Innumerevoli sono le occasioni di divertimento e di relax. Si va dalla possibilità di praticare ogni genere di sport ad ogni sorta di attività da 'terra ferma'. E ancora, il lunghissimo litorale alterna incantevoli calette di sassi e mare trasparente a lunghe spiagge dorate di sabbia morbida e vellutata, a sorprendenti riserve naturali a picco sul mare. Un litorale unico e un'esperienza indimenticabile. Transitando sotto la Punta di Giacchetta, da Spiaggia Urbani, con il mare calmo, è possibile raggiungere la spiaggia di San Michele. La spiaggia di San Michele è tra le più conosciute di tutta la costa. La spiaggia è munita di servizi balneari. Dopo San Michele, c'è la spiaggia dei Sassi neri. Il suo nome sembra derivare dal fatto che, molti anni or sono, lungo la costa, venivano ormeggiati grossi barconi carichi di pietre: la sosta serale era legata alla lavorazione della calce, che avveniva lungo la spiaggia. Il mattino seguente sull'arenile rimanevano i resti della combustione dei fuochi accesi per produrre la calce e così da quei carboni e dalle pietre annerite, la spiaggia prese il nome di Sassi Neri. La spiaggia delle Due Sorelle è la più caratteristica e la più famosa di Sirolo.

Dirigendosi verso la Punta del Monte Conero, ossia il punto più avanzato verso il mare, si arriva a questa incantevole spiaggia. Quest'ultima è raggiungibile mediante alcune imbarcazioni che, giornalmente durante il periodo estivo transitano dal Porto di Numana alla Baia delle due Sorelle. La baia rappresenta un luogo selvaggio con acqua limpida e cristallina, anche se un tempo lungo quel tratto di costa le insidie del mare erano notevoli. I due faraglioni denominati appunto le Due Sorelle, fanno da sentinella ad un luogo magico che ha alimentato numerose leggende.

La riviera del Conero e il territorio del parco del Conero presentano un originale fusione di paesaggio collinare,urbano e costiero. Alle attrattive della natura,che ha qui gli aspetti più pittoreschi di tutta la costa marchigiana, quest'area unisce richiami di carattere artistico come la chiesa di Santa Maria di Portonovo e la badia di San Pietro. 18 percorsi escursionistici che si snodano tra corbezzoli, ginestre, lecci, pini, nella magia della macchia mediterranea. Numerose specie di uccelli presenti, alcuni dei quali rari, assieme ad una ricca presenza faunistica. Le tantissime piante che costituiscono la macchia mediterranea sono qui protette e rappresentano un terzo dell'intero patrimonio floristico delle Marche.

Grazie alla limpidezza delle acque del suo mare, all'ambiente incontaminato, alle aree protette e alla qualità dei servizi, Sirolo ha ottenuto per ben diciotto anni, consecutivamente (1994-2011) - unico Comune in Italia - la prestigiosa "Bandiera Blu". Altro riconoscimento degno di rilievo sono le "Quattro Vele"di Legambiente.